Muoversi liberamente è una di quelle cose che diamo per scontate. Eppure, chi soffre di dolore o instabilità al ginocchio sa quanto anche il gesto più banale possa trasformarsi in una sfida. So cosa significa dover limitare i propri movimenti: l’artrosi, i traumi sportivi o incidenti quotidiani possono trasformare anche un gesto semplice, come salire le scale o fare una passeggiata, in un vero ostacolo.
Nel mio percorso ho visto centinaia di pazienti arrivare con lo stesso senso di frustrazione, e voglio raccontarti come possiamo affrontare insieme il problema, dalle soluzioni più conservative fino alla chirurgia quando davvero necessaria.
Vivo questa situazione ogni giorno con i miei pazienti, quando il loro ginocchio non vuole collaborare. Negli ultimi 25 anni mi sono dedicato allo studio, alla chirurgia e al trattamento conservativo del ginocchio. Ho imparato che non esiste una soluzione unica: ogni ginocchio racconta una storia diversa e spesso resiste, malvolentieri, ai nostri tentativi di aiutarlo.
Per questo, mi metto a disposizione dei pazienti e da oggi li aiuterò fornendo brevi guide sul mio blog e sui miei canali social. L’obiettivo è aiutare chi soffre di dolori al ginocchio ad affrontare al meglio la sua condizione e trovare il trattamento adatto.
Innanzitutto, mi presento
Sono il dr Michele Malavolta. Mi sono formato in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra Vienna, Lione, Sacramento e Hannover. Ho portato in Italia tecniche innovative, come osteotomie biplanari con placca ad angolo stabile, allineamento cinematico puro con protesi anatomica e la centralizzazione meniscale con tecnica originale.
Eppure, dopo anni di viaggi e congressi, ho scelto di lavorare stabilmente in Trentino, per seguire i miei pazienti e vivere da vicino la mia famiglia. Alle mie spalle conto:
- 3.500 protesi primarie totali e monocompartimentali, di cui 2.800 con allineamento cinematico
- 1.300 osteotomie
- 2.000 interventi artroscopici e ricostruzioni legamentose
Se vivi in Trentino e cerchi un chirurgo ortopedico del ginocchio, puoi rivolgerti ai miei ambulatori e prenotare un consulto.
Ricordo sempre che curare un ginocchio non significa solo operare, ma soprattutto ascoltare, valutare, scegliere e, soprattutto, mettersi nei panni di chi soffre. È questa la differenza tra chi tratta articolazioni e chi restituisce movimento, libertà e qualità di vita. Io scelgo sempre la seconda strada.
Il movimento è libertà
Il movimento è sinonimo di libertà e, quando il ginocchio non risponde come dovrebbe, tutto il corpo ne risente.
Il ginocchio sorregge tutto il peso del corpo e ci permette di muoverci. Quando qualcosa va storto ogni passo può diventare doloroso, tanto che alcuni pazienti arrivano da me già rassegnati: non posso più fare nulla. Oppure vengono da me dopo aver consultato altri medici con lo stesso responso: devi operarti subito.
Non che la chirurgia non possa essere utile, ma spesso ci sono alternative meno invasive che meritano di essere esplorate prima di arrivare all’intervento. Ogni ginocchio racconta una storia diversa, e la mia esperienza mi ha insegnato a considerare tutte le opzioni possibili.
Affrontare un intervento chirurgico senza aver provato prima altre strategie significa privare il paziente della possibilità di una guarigione meno traumatica e con meno rischi. Non sempre la soluzione è chirurgica.
Quello che propongo è un percorso fatto di scelte consapevoli:
- Terapie conservative prima di tutto, perché preservare il ginocchio è la vera vittoria
- Osteotomie e interventi mirati, per riallineare e ridare equilibrio
- Protesi articolari solo quando è l’ultima opzione, perché operare non deve diventare un automatismo
Quando il ginocchio dice basta
Quali sono le patologie del ginocchio che richiedono l’intervento di un chirurgo ortopedico? Nei prossimi mesi, approfondirò queste condizioni all’interno del mio blog e dei miei canali social. Per ora, voglio offrire una breve spiegazione per ognuna:
- Artrosi avanzata: il dolore non dà tregua e il movimento diventa difficile. A volte solo una protesi può restituire la qualità di vita.
- Traumi sportivi: il ginocchio sembra voler cedere, e la paura blocca ogni passo.
- Instabilità cronica: camminare, salire le scale o fare sport diventa un calvario quotidiano.
Cosa fare in caso di dolore al ginocchio?
Non ho mai trattato un ginocchio senza pensare alla persona che ci sta dietro. Consiglio a ogni paziente quello che farei per un mio famigliare. Per me è importante:
- Valutare sempre prima le possibilità conservative, perché preservare l’articolazione è sempre la scelta migliore. Significa optare per infiltrazioni mirate, fisioterapia guidata, ortesi quando servono e strategie innovative come osteotomie che consentono di redistribuire i carichi sul ginocchio. Solo quando queste soluzioni non bastano valutiamo la chirurgia protesica
- Non promettere miracoli né usare pozioni magiche
- Personalizzare ogni trattamento in base al paziente e al ginocchio, senza forzature.
Le domande dei pazienti sul dolore al ginocchio e l’intervento di protesi
Lavorando fianco a fianco con chi soffre di artrosi o traumi al ginocchio, alcune domande tornano sempre. Risponderò in modo più approfondito all’interno dei miei articoli, ma voglio cominciare a risolvere qualche dubbio comune.
- È necessario mettere la protesi?
Spesso chi soffre di artrosi teme l’intervento. La verità è che non sempre la protesi è indispensabile. Se l’artrosi non è in fase avanzata, si possono provare strategie conservative, come infiltrazioni o osteotomie. La protesi diventa una scelta quando la degenerazione è grave e la qualità della vita è gravemente compromessa. - Quando operare?
Opero solo quando è strettamente necessario, dopo aver tentato percorsi conservativi. Bisogna provare tutto prima di arrivare al bisturi. - Quando chiedere una seconda opinione?
Diffida di chi vuole operarti subito, soprattutto se il dolore è recente. Molti pazienti arrivano da me dopo che il medico ha suggerito un intervento immediato. Ti dico chiaramente: non sempre la chirurgia è la prima soluzione. Una seconda opinione può aprire strade conservative spesso efficaci. - Dopo l’intervento avrò dolore?
Sì. È inevitabile. Ma preparare i pazienti al post-operatorio con trasparenza e chiarezza permette scelte consapevoli e meno ansia nei mesi successivi.
I trattamenti che propongo ai miei pazienti
Trattamenti conservativi
Prima di pensare alla chirurgia, esploro ogni possibilità: fisioterapia, infiltrazioni mirate, programmi personalizzati di rinforzo muscolare e strategie per ridurre il dolore.
Artroscopia e ricostruzione legamentosa
Se il ginocchio ha subito traumi sportivi o lesioni dei legamenti, l’artroscopia è spesso la soluzione. Permette di intervenire in modo minimamente invasivo, riducendo tempi di recupero e dolore post-operatorio.
Osteotomie
Quando il ginocchio è affetto da deformità o carico sbilanciato, l’osteotomia permette di redistribuire il peso sull’articolazione, rallentando il peggioramento dell’artrosi e posticipando la protesi.
Protesi articolari
Nei casi più avanzati di artrosi, la protesi di ginocchio consente di ritrovare la libertà di movimento. Grazie all’esperienza con l’allineamento cinematico, riesco a preservare la funzionalità e la stabilità del ginocchio in modo naturale.
Conclusione
Il dolore e l’artrosi del ginocchio possono trasformare ogni movimento in una barriera. Ma affrontare la situazione grazie all’esperienza, trasparenza e strategie personalizzate di un chirurgo ortopedico competente permette di riprendersi la libertà di muoversi.
Ho lavorato come dirigente medico e responsabile di unità di chirurgia del ginocchio, e ho scelto di concentrare la mia attività in Trentino, vicino alla mia famiglia, per poter dedicare a ogni paziente tutta la mia attenzione.
Sono fondatore e membro di board scientifici internazionali, relatore a congressi e autore di pubblicazioni scientifiche, ma ciò che conta davvero è la fiducia dei miei pazienti e la loro qualità di vita dopo il percorso con me.
Sono qui per guidare chiunque voglia affrontare questo percorso, con competenza e rispetto per ogni singolo passo che il paziente compie verso il recupero. Il ginocchio può tornare a essere un alleato, non un ostacolo: prenota ora la tua visita!

